giovedì 28 febbraio 2008

Comunicato questura brindisina

COMUNICATO STAMPA QUESTURA DI BRINDISI DIVISIONE INVESTIGAZIONI GENERALI OPERAZIONI SPECIALI - SQUADRA TIFOSERIA
In data 27 gennaio 2008 si è svolto presso lo stadio comunale Vito Curlo di Fasano l’incontro di calcio tra le squadre Fasano e Brindisi militanti nel campionato Nazionale Dilettanti dove assistevano circa 2500 spettatori dei quali circa 600 provenienti da Brindisi. La gara era particolarmente attesa e per tale motivo erano stati predisposti particolari servizi di ordine e sicurezza pubblica per evitare ogni possibile contatto tra le opposte tifoserie.Già nella prima mattina di domenica 27 gennaio, presso il quartiere Santa Chiara, luogo di ritrovo concordato per la partenza della tifoseria brindisina, il personale della Questura di Brindisi ha effettuato specifici controlli prima di provvedere alla scorta del convoglio di autobus alla volta di Fasano. Nella circostanza, con la collaborazione del locale Gabinetto Provinciale di Polizia Scientifica, venivano effettuate riprese video dell’attività di prefiltraggio svolta dal personale della Polizia di Stato. I sostenitori del Brindisi, partiti con 7 pullmans debitamente scortati da personale della Questura di Brindisi, giungevano a Fasano dove venivano fatti posizionare nel settore “gradinata est” riservato interamente agli ospiti. Sul posto era stato preventivamente predisposto un sbarramento di forze dell’ordine al fine di evitare il contatto tra la tifoseria brindisina e quella fasanese.Nel corso della partita, a seguito di una decisione arbitrale sfavorevole alla squadra brindisina, alcuni tifosi lanciavano in campo alcune bottigliette d’acqua e una delle quali attingeva alla testa uno degli assistenti arbitrali cagionando al medesimo un momentaneo intontimento. La protesta contro la terna arbitrale continuava anche al termine dell’incontro.Infatti, mentre la maggior parte della tifoseria ospite lasciava in maniera ordinata la gradinata, un gruppo di tifosi brindisini continuava a protestare contro la terna arbitrale fermandosi nei pressi del cancello di accesso al terreno di gioco delimitato dalla rete di recinzione. In tale frangente, questi ultimi hanno colpito sia la rete che il cancello con calci e spintoni con l’intento di aprirsi un varco per accedere al terreno di gioco.Il tempestivo intervento delle forze dell’ordine presenti sul posto ristabiliva il normale deflusso dei tifosi che, opportunamente scortati, venivano accompagnati a bordo degli autobus e trasferiti in questo capoluogo.Le concitate fasi della violenta contestazione da parte della tifoseria brindisina venivano video riprese dal personale del Gabinetto Provinciale della Polizia Scientifica di Brindisi. Le foto estrapolate permettevano al personale della Digos della Questura di Brindisi di isolare i fotogrammi e di individuare alcuni giovani resisi responsabili del danneggiamento della rete di recinzione del terreno di gioco, del lancio di oggetti in campo e delle turbative all’ordine pubblico. A quest’ultimi, successivamente compiutamente identificati, venivano contestati: • numerosissimi tentativi di scavalcare la recinzione dello stadio provocando la rottura della stessa; • il travisamento del volto con sciarpe;• di aver danneggiato la rete di recinzione con calci;• di aver incitato, con i loro comportamenti, altri tifosi alla violenza; • di aver lanciato diversi oggetti, alcuni in metallo, nei pressi del cancello di ingresso del terreno di gioco dove erano posizionati alcuni operatori di Polizia; Pertanto, venivano deferiti all’Autorità Giudiziaria per i reati di cui agli artt. 635 C.P. - Art.110 C.P, 6 legge 401 del 13.2.1989, 5 legge nr. 152 del 22.05.1975, 6 comma 6 legge nr. 401 del 13.12.1989, 6 bis legge nr. 401 del 13.12.1989, 414 C.P. ; L’attenta visione dei filmati ha permesso, inoltre, di individuare e successivamente identificare compiutamente alcuni ultras del Brindisi Calcio che sebbene sottoposti a provvedimento di divieto di accesso per anni tre agli incontri sia interni che esterni della locale compagine sportiva con obbligo di firma presso la Questura di Brindisi, hanno violato gli obblighi imposti portandosi presso lo stadio di Fasano per assistere all’incontro di calcio in questione.Le attività di riscontro hanno permesso, inoltre, di verificare come i citati esponenti della tifoseria Ultras fossero già oggetto di numerosissime denunce all’Autorità Giudiziaria per contravvenzione all’obbligo di presentazione presso la Questura di Brindisi in relazione al divieto di accesso ai luoghi ove si svolgono le manifestazioni sportive previste e punite dall’art. 6 comma 6 della L. 401 / 89. Pertanto, ricorrendone i presupposti normativi, a 12 esponenti della tifoseria del Brindisi Calcio sono state applicate le misure di prevenzione previste e disciplinate dall’art. 6 LEGGE 401/89 con il divieto di accesso ai luoghi ove si disputeranno gli incontri sportivi del Brindisi Footbal 1912.Le diverse contestazioni formulate hanno permesso di modulare l’applicazione dei citati divieti di accesso per la durata di anni “uno” , di anni “tre“ e di anni “cinque“.

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